Il 20 giugno è la Giornata Mondiale del Rifugiato. Gli appelli delle associazioni e il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il 20 giugno è la Giornata Mondiale del Rifugiato, una ricorrenza che ha spinto anche molti politici a una riflessione sui temi legati allo sfruttamento e all’accoglienza.
Tutti possono fare la differenza. Tutti contano nella lotta per l'umanità. #WithRefugees
— UNHCR Italia (@UNHCRItalia) June 16, 2020
La voce di @GassmanGassmann è protagonista dello spot prodotto da UNHCR per la #GiornataMondialeDelRifugiatohttps://t.co/nMBE5r0KNw pic.twitter.com/ygJI4tqr7K
20 giugno, la Giornata Mondiale del Rifugiato
Nel 2020 la situazione si è inevitabilmente complicata per la pandemia. L’emergenza coronavirus ha paralizzato diverse attività finalizzate all’inclusione dei rifugiati, rimasti in qualche modo ai margini.
A queste difficoltà legate all’eccezionalità del momento si aggiungono quelle storiche, ossia un percorso legale e burocratico difficoltoso e per nulla immediato. Di fatto molte persone lasciano la propria casa e la propria terra senza riuscire ad iniziare una nuova vita.
Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2020
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto rilasciare una dichiarazione in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato evidenziando anche il lavoro svolto dall’Italia.
Il messaggio del Presidente Mattarella
Di seguito la dichiarazione del Presidente della Repubblica:
L’impatto della pandemia aggrava ancor di più la critica condizione di quanti, a causa di conflitti o per la violazione di diritti fondamentali, sono costretti a fuggire dal proprio Paese.
L’Italia mostra continuamente e con senso di responsabilità la sua vicinanza a coloro che affrontano tali drammatiche vicende, offrendo accoglienza e protezione. La nostra attiva partecipazione al primo Forum Globale dei Rifugiati costituisce una concreta testimonianza.
Il fenomeno delle migrazioni conta su un approccio italiano basato su strumenti importanti quali il programma nazionale di reinsediamento e i corridoi umanitari per rifugiati particolarmente vulnerabili, privi della protezione statale del paese d’origine e colpiti in misura considerevole dalle restrizioni determinate dall’attuale emergenza sanitaria.
La nostra azione di protezione e assistenza non può deflettere o indebolirsi ma deve, anzi, rafforzarsi, con l’elaborazione di un nuovo corso dell’Unione Europea in materia di migrazioni e asilo, nel segno di un più incisivo e condiviso impegno comune.
Rivolgo un sentito ringraziamento alle donne e agli uomini delle Forze dell’ordine e delle amministrazioni dello Stato e a tutti gli operatori che forniscono i servizi necessari a garantire protezione internazionale a chi ne ha diritto.
In questo sforzo si contraddistinguono anche le Organizzazioni Internazionali – e specialmente l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – cui l’Italia assicura il massimo sostegno in coerenza con la propria storica vocazione multilaterale.
Di seguito il testo integrale della dichiarazione del Presidente della Repubblica.